giovedì 25 aprile 2013

Nestrian - Gli Halfling III


GLI HALFLING

 

capitolo III
 


 



RIBELLIONI, BATTAGLIE E LIBERTA'



Finn viveva come schiavo, comprato in uno squallido mercato nero, per la famiglia Dier, famosa casata di assassini e rapitori.

Nonostante il suo nome tutt’altro che epico Finn è stato il primo vero halfling ribelle ad ottenere la libertà.

Quando Jotav Dier, il capofamiglia, acquistò Finn portò in casa anche molti altri halfling come lui: tutti impauriti dalla fama della famiglia Dier e dai numerosi segni di tortura presenti ovunque nella magione.

Uno dopo l’altro tutti gli halfling amici di Finn furono torturati e uccisi per il sadico diletto della famiglia, sfruttando ogni errore come motivo per punire aspramente queste creature servitrici.
Ormai sentendo la fine vicina Finn preparò un piano: non sentiva nessun genere di legame verso quella famiglia che aveva sfruttato e ucciso i suoi amici, quindi per giorni interì rubò olio dalle lanterne della magione imbevendo poi il legno dei pavimenti, sicuro di non venire scoperto grazie all’odore di morte che spesso aleggiava nella dimora, poi attese.
Attese per una settimana che tutti i membri della famiglia si riunissero, come facevano ogni mese, poi la notte diede fuoco alla casa intera che divampò in pochi attimi a causa dei pavimenti imbevuti di olio infiammabile, uccidendo tutta la famiglia.

Finn scappò con i pochi halfling rimasti ben sapendo che le guardie li avrebbero cercati, così abbandonarono la città dove si trovavano e nascondendosi di nave in nave trovarono una piccola isola disabitata ma fertile e carica di palme in cui stabilirsi.
Finn ed i suoi fondarono la città di Delivre ( “Salvezza” in linguaggio comune ) realizzando un piccolo villaggio di tre sole case ed una palizzata di tronchi di palma.
Il gruppo si è dato il nome de “Gli otto liberi”, dato che erano solo otto halfling: cinque uomini e tre donne.
Capirono subito di non poter durare in quello stato, così iniziarono a viaggiare in segreto, nascondendosi come per la fuga nelle navi da carico e liberando altri halfling in ogni città.
In pochi anni Delivre arrivò a contare più di mille abitanti, tutti halfling: Finn fu proclamato re a gran voce e i sette suoi ministri.

Ovviamente Delivre fu notata data la dimensione ormai ben visibile e le autorità umane decisero di attaccarla per sedare quella che era comunemente ritenuta la ribellione halfling.
Alcuni vascelli da guerra mossero verso Delivre pronti a distruggerla ma il re Finn ricevette una visita inaspettata: alcuni esponenti di spicco della Wityèm Mond arrivarono giorni prima dei vascelli avvisandolo del pericolo imminente.
Quando le navi da guerra attaccarono Delivre bruciarono una città vuota, spoglia e senza più tesori di alcun genere.
Gli equipaggi scesero a terra accampandosi per la notte, pronti per una rappresaglia a terra la mattina successiva ma poche ore dopo videro con orrore le navi ardere maestose nella notte e affondare ormai in pezzi, per poi essere attaccati in massa dagli halfling che si erano nascosti sottoterra in rifugi scavati appositamente.
I pochi umani sopravvissuti fecero ritorno al governo centrale delle isole portando una lettera di Finn che afferma la libertà degli abitanti di Delivre ed il loro diritto ad esistere e vivere senza venire attaccati.

Lo stesso giorno il governo ricevette una seconda lettera riportante il consiglio di lasciar stare Delivre, scritta dalla Wityèm Mond.
Nessuno al di fuori della Wityèm Mond stessa conosce il motivo di questo interesse della società segreta verso gli halfling che essa stessa ha creato.
Il governo decise di riconoscere Delivre e di non entrare più in conflitto con gli halfling liberi, ritenendo ufficialmente che “pochi halfling liberi non sono un problema”, ma dando molto peso al consiglio della Wityèm Mond, ben sapendo quale potere avrebbe sfidato altrimenti.

Finn è riconosciuto da tutti come l’halfling eroe che fondando Delivre ha liberato una parte della sua razza, come scrittore della prima carta dei diritti halfling e tuttora governa la città. 









 






domenica 7 aprile 2013

Nestrian - Gli Halfling II


GLI HALFLING

 

capitolo II
 


 



TRADIMENTI, FUGHE AMOROSE E  DIMENTICANZE


Per lo stesso motivo gli halfling possono arrivare a tradire e trascurare o, come amano spiegare loro, “dimenticare” alcuni particolari importanti quando servono famiglie criminali o troppo caste.
Si deve a Kilrin, un servitore maggiordomo, la caduta della famiglia Erwam: conosciuta ovunque per l’enorme quantità di traffici illeciti che soleva amministrare in molte delle isole.
Il maggiordomo, addestrato a riconoscere infiltrati e spie, arrivò a scoprire che Ionir Erwam, figlio secondogenito del fratello del capofamiglia, era una spia per una casata rivale.
Kilrin, dopo vari giorni di appostamenti e inseguimenti, portò al capofamiglia le prove del tradimento e, pochi minuti dopo, avvisò Ionir del pericolo, generando così uno scontro mortale tra i due rami della famiglia che portò a diversi decessi tra cui il capofamiglia, il fratello, Ionir e altri diciannove servitori.
Si salvarono buona parte delle donne.
Kilrin tornò candidamente a servire per la nuova capofamiglia, figlia del vecchio capo, “scordandosi” di raccontare che fu lui a portare gli avvisi di tradimento, forte del fatto che tutti i testimoni riposavano in una bara ben sotterrata.

Così ragiona un halfling: Kilrin è sempre stato convinto di aver fatto il bene della famiglia Erwan provocando la morte di tutti i membri più in vista impoverendola, certo, ma allontanando la fama criminale e dando la possibilità a qualcuno secondo lui migliore di guidarla.
Un halfling vede la famiglia che serve come una istituzione sacra ma i suoi membri come pedine rimpiazzabili per il bene stesso della casata.

Allo stesso modo Abiel, una servitrice addetta alla cucina, presso la famiglia Hardwin sapeva bene che l’unica erede di questa famiglia perbenista e totalmente devota ad uno stile di vita casto e compassato, sarebbe stata mandata al vicino tempio per servire in totale castità e purezza.
Abiel sapeva anche che questo avrebbe portato in pochi anni alla fine della famiglia, non essendoci altri eredi, quindi pensò bene di cominciare ad insaporire le pietanze di Kae con salse afrodisiache in modo che, giorno dopo giorno, si sarebbe dimenticata gli ideali “troppo poco interessanti e dannosi” dei suoi genitori.
Funzionò ma Kae non poteva uscire la notte, i genitori sigillavano la casa.
Di nuovo Abiel agì “dimenticando” una copia della chiave della cucina sotto il cuscino di Kae, così da permettere alla giovane di scappare e dare sfogo e frutto al suo desiderio, dando presto un erede alla famiglia.
Ovviamente nessuno seppe mai della chiave perché Kae la nascose sempre e nessuno penso alla halfling come creatrice di tutto il piano.

Non tutti gli halfling sono fortunati come Kilrin e Abiel: molti vivono una vera e propria schiavitù venendo severamente puniti e uccisi per degli errori spesso leggeri o per semplice sadismo di padroni di famiglia criminali e psicopatici.
Solitamente le famiglie scelgono i propri servitori ad un mercato legale, pagandoli anche prezzi molto alti, però come ogni cosa che porta soldi esiste un mercato nero di halfling schiavi dove le famiglie criminali possono comprarne molti a prezzi irrisori.
La lista di schiavi halfling morti per i maltrattamenti subiti è lunga e cresce di giorno in giorno, tuttavia è in questa situazione che è nato e cresciuto l’halfling più famoso di tutti, conosciuto anche da molte altre razze nelle isole e rispettato da tutti: Finn.






continua...







lunedì 1 aprile 2013

Nestrian - Gli Halfling I



GLI HALFLING

 

capitolo I
 


 



MINERALI MAGICI, ALCHIMIE E SOCIETA' SEGRETE






Le tecnologia portate da Marchus Christopher de Baòld-Naosys nel regno diedero nuova spinta alle scienze tradizionali, magia e alchimia, ma la grande svolta si ebbe con l'arrivo della flotite.
La possibilità di bollire pozioni per tempi molto lunghi ed in modo continuato, grazie alla reazione  chimica del minerale appena scoperto, permise di ridurre notevolmente il consumo di materiali combustibili ed il numero di persone necessarie per le lavorazioni.

La flotite si rivelò sin da subito un nuovo ingrediente dalle proprietà tanto magiche quanto sconosciute, così interessante da portare in breve tempo alla nascita di gruppi alchemici dagli scopi più diversi e non sempre dichiarati, giungendo in certi casi a vere e proprie società segrete.
Lo studio della flotite però non diede i risultati previsti come componente da utilizzare nella creazione e miglioramento di armi, armature ed utensili vari: dopo lunghe sperimentazioni difatti si scoprì che al posto di potenziare e rendere gli oggetti incantati più potenti, li rendeva bensì più esili e duttili.
Non sapendo cosa farsene di oggetti fragili e nemmeno più potenti del solito, molti alchimisti abbandonarono gli esperimenti sulla flotite, perdendo la speranza di riuscire in un nuovo miracolo alchemico.

Tuttavia una piccola società segreta molto elitaria, la "Wityèm Mond" ( Ottavo Mondo ) non smise di credere nell'utilità alchemica della flotite e decise di proseguire con esperimenti non più su oggetti inanimati ma su piante e animali.
La ricerca proseguì per due anni permettendo di ottenere nuove varietà di piante alte e sottili e animali piccoli ma molto agili.

Da li il passo fu breve ed iniziarono gli esperimenti alchemici sugli esseri umani: furono creati alimenti contenti dosi di flotite trattata e digeribile ma, di nuovo, nessuno poteva aspettarsi il risultato.
Cercando di rendere l'umanità più agile la Wityèm Mond fece inconsapevolmente nascere figli completamente diversi: con una forma umana, certo, ma piccoli ed estremamente rapidi e scattanti, dotati di una curiosità innata senza pari, che rimanevano bassi e piccoli durante la crescita ed in età adulta.

Era stata creata una nuova razza, derivante da quella umana ma del tutto diversa: da subito impiegata come servitù dalle nobili famiglie delle isole.
In pochi anni gli “halfling”, questo il nome che gli fu dato, crebbero rapidamente in numero, complice la corta gravidanza necessaria alle donne halfling per generare i figli, di circa cinque mesi.

Tutte le antiche e nobili famiglie diedero vita ad un commercio senza pari di servitori cercando i maschi migliori come camerieri e maggiordomi ed i peggiori come spie, ladri ed assassini.
Le donne migliori come cortigiane, le peggiori come damigelle di corte e suonatrici.
Quasi sempre la definizione di “migliore” e “peggiore” variava di famiglia in famiglia, dipendendo totalmente dal tipo di affari che la stessa conduceva.

In ogni caso per gli halfling divenne un vanto servire famiglie importanti e segno di disprezzo risiedere presso famiglie cadute in disgrazia o troppo noiose.
Gli halfling amano condurre una vita interessante e piena di sorprese, situazioni impreviste e scandali, gioiscono quando la candida figlia di un nobile viene scoperta nel talamo dell’amato; o quando un importante signore visita qualche cortigiana di troppo, e troppo a lungo.

Questo non deve però far pensare che gli halfling non siano devoti alla famiglia che servono, al contrario quasi tutti vivono un attaccamento quasi maniacale con chi porta lo stemma della casata.
Semplicemente gli halfling prediligono una vita permeata di colori vivaci piuttosto che bianca o nera.



continua...